Hanno sfidato la sorte in una folle corsa sull’asfalto, prima di morire dopo il devastante impatto in A1. Online il video prima della fine.
“Faglielo vedere a quanto andiamo, siamo ai 220 all’ora“. Sono le parole di una delle due vittime del tragico incidente stradale avvenuto il 18 maggio scorso, intorno alla mezzanotte, lungo la A1 vicino a Modena. Nello schianto sono morti due ragazzi, di 35 e 39 anni, che poco prima hanno girato il filmato della loro assurda impresa a bordo di una Bmw 320.
Video choc in A1: a 220 km/h verso la morte
Il rettilineo tra il casello di Modena Nord e Modena Sud, lungo la A1, è stato teatro di un drammatico incidente stradale che visto morire due giovani. Al volante dell’auto, lanciata come un bolide sull’asfalto bagnato, il 39enne Luigi Visconti. Lato passeggero, intento a riprendere quella agghiacciante sequenza a tutta velocità , l’amico 35enne Fausto Dal Moro.
Una diretta Facebook per documentare quanto si stava compiendo in quell’abitacolo, tra risate e adrenalina che sale, sino al tragico epilogo. Il veicolo avrebbe iniziato a sbandare, urtando la barriera centrale tra le carreggiate e avviandosi verso una carambola mortale.
Uccisi da un’altra auto
I due ragazzi sono finiti a diversi metri dal veicolo, ancora vivi. Pochi istanti dopo è sopraggiunta una seconda auto, poi ancora un’altra ed è arrivata la fine. I due sono stati travolti dai mezzi in transito sul quel tratto della quattro corsie trasformato in una pista viscida e letale.
La diretta online si era conclusa poco prima dell’impatto, condivisa su uno dei profili social dei protagonisti. Secondo i dialoghi delle vittime, viaggiavano verso Rovigo per trascorrere una serata in un locale.
Sui corpi è stata disposta l’autopsia, utile anche a stabilire se i giovani fossero sotto effetto di alcol o altre sostanze. Residenti a Reggio, avrebbero registrato altre imprese folli a bordo dell’auto. Per un incredibile disegno del destino, Dal Moro è morto in un incidente come suo padre, deceduto dopo un sinistro avvenuto quando la madre era incinta.